giovedì 17 febbraio 2011

GIURAMENTO DI IPPOCRATE

"Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto:


  • di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest'arte, se essi desiderano apprenderla;

  • di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro.

  • Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa.

  • Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.

  • Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.

  • In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.

  • Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.


E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro".

1 commento:

ILARIA ha detto...

Andrebbe un pò aggiornato, specie nell'intestazione, io ad esempio giurerei davanti a Dio, Amore Universale e Puro, e sulla mia Etica Cosciente.
Non vedo l'ora che venga quel giorno, sarà il mio matrimonio col camice, lo so sono una tenace romantica idealista, ma la forza di proseguire in questo cammino così pieno di ostacoli mi è data proprio dal mio senso civico, dalla mia forza di volontà, dall'Amore per il mio prossimo e dalla gente che incontro nei reparti dell'ospedale, grande esempio di dignità, di coraggio e maestri di vita.
Le dediche sul frontespizio della mia tesi di laurea saranno tante e sincere.