martedì 28 ottobre 2008

CORTEO FUNEBRE

Riporto con simpatia il seguente manifesto funerario:

A 786 ANNI

SI E' SPENTA TRISTEMENTE

L'UNIVERSITA' DI PADOVA

NE DANNO IL DOLOROSO ANNUNCIO GLI STUDENTI, I DOCENTI E LA CITTADINANZA TUTTA (tutta quella più consapevole, aggiungerei)

LE ESEQUIE SI MUOVERANNO MERCOLEDì 29 OTT., ALLE ORE 17:30 DAL PALAZZO DEL BO, FINO IN PRATO DELLA VALLE, DOVE VI SARA' LA CELEBRAZIONE UFFICIALE.

SI PREGA DI PORTARE UNA CANDELA O UNA LUCE.

decreto di ablizione dell'istruzione pubblica

Dal Decreto Legge 133/2008 che verrà approvato al Senato, fregandosene delle proteste di chi è interessato a tali "pericolose" manovre:

Art. 16.Facoltà di trasformazione in fondazioni delle università
1. In attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell'autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e' adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e' approvata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di adozione della delibera.
2. Le fondazioni universitarie subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi e nella titolarità del patrimonio dell'Università. Al fondo di dotazione delle fondazioni universitarie e' trasferita, con decreto dell'Agenzia del demanio, la proprietà dei beni immobili già in uso alle Università trasformate.
3. Gli atti di trasformazione e di trasferimento degli immobili e tutte le operazioni ad essi connesse sono esenti da imposte e tasse.
4. Le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e' ammessa in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime.
5. I trasferimenti a titolo di contributo o di liberalità a favore delle fondazioni universitarie sono esenti da tasse e imposte indirette e da diritti dovuti a qualunque altro titolo e sono interamente deducibili dal reddito del soggetto erogante. Gli onorari notarili relativi agli atti di donazione a favore delle fondazioni universitarie sono ridotti del 90 per cento.
6. Contestualmente alla delibera di trasformazione vengono adottati lo statuto e i regolamenti di amministrazione e di contabilità delle fondazioni universitarie, i quali devono essere approvati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Lo statuto può prevedere l'ingresso nella fondazione universitaria di nuovi soggetti, pubblici o privati.
7. Le fondazioni universitarie adottano un regolamento di Ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità, anche in deroga alle norme dell'ordinamento contabile dello Stato e degli enti pubblici, fermo restando il rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario.
8. Le fondazioni universitarie hanno autonomia gestionale, organizzativa e contabile, nel rispetto dei principi stabiliti dal presente articolo.
9. La gestione economico-finanziaria delle fondazioni universitarie assicura l'equilibrio di bilancio. Il bilancio viene redatto con periodicità annuale. Resta fermo il sistema di finanziamento pubblico; a tal fine, costituisce elemento di valutazione, a fini perequativi, l'entità dei finanziamenti privati di ciascuna fondazione.
10. La vigilanza sulle fondazioni universitarie e' esercitata dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nei collegi dei sindaci delle fondazioni universitarie e' assicurata la presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni vigilanti.
11. La Corte dei conti esercita il controllo sulle fondazioni universitarie secondo le modalità previste dalla legge 21 marzo 1958, n. 259 e riferisce annualmente al Parlamento.
12. In caso di gravi violazioni di legge afferenti alla corretta gestione della fondazione universitaria da parte degli organi di amministrazione o di rappresentanza, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca nomina un Commissario straordinario, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, con il compito di salvaguardare la corretta gestione dell'ente ed entro sei mesi da tale nomina procede alla nomina dei nuovi amministratori dell'ente medesimo, secondo quanto previsto dallo statuto.
13. Fino alla stipulazione del primo contratto collettivo di lavoro, al personale amministrativo delle fondazioni universitarie si applica il trattamento economico e giuridico vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto.
14. Alle fondazioni universitarie continuano ad applicarsi tutte le disposizioni vigenti per le Università statali in quanto compatibili con il presente articolo e con la natura privatistica delle fondazioni medesime.
Il testo del decreto Gelmini sulla scuola domani sarà approvato, in via definitiva, dal Senato nella versione che ha ottenuto il via libera alla Camera, ignorando tutta la gente che protesta!!!
lo hanno garantito ieri i capigruppo del Pdl di Montecitorio e Palazzo Madama, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.
(Fonti internet: google news)
Proprio sul decreto ieri è intervenuto il settimanale cattolico "Famiglia cristiana" (persino loro!!!!) che nel prossimo editoriale chiede di ritirare, o sospendere, il provvedimento «per il bene della scuola e del Paese».
"Non chiamiamo riforma un semplice taglio di spesa" è il titolo dell'editoriale di "Famiglia cristiana" che non fa sconti: «Studenti e professori hanno seri motivi per protestare. E non per il voto in condotta o il grembiulino (che possono anche andar bene), ma per i tagli indiscriminati».
Nel mirino – continua il settimanale – c'è una legge approvata di corsa, in piena estate. E di fronte alle proteste nelle scuole non «si potrà pensare di ricorrere a vie autoritarie o a forze di polizia.
Un Paese che guarda al futuro investe nella scuola e nella formazione, razionalizzando la spesa, eliminando sprechi, privilegi e baronie, nonché le allegre e disinvolte gestioni».«Un Paese in crisi trova i soldi per Alitalia e banche: perché non per la scuola? – domanda il settimanale cattolico –. Si richiedono sacrifici alle famiglie, ma costi e privilegi di onorevoli e senatori restano intatti».
NON E' GIUSTO!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 20 ottobre 2008

IL CERCHIO DELL'ESISTENZA

Dai miei cari Amici Lorenzo & Erica, una coppia meravigliosa:

AZIONE RE-AZIONE IL CERCHIO DELL’ESPERIENZA
Malattia e Guarigione
“La salute è l’esistenza di un’immagine ideale di un Essere in equilibrio.
La malattia è l’oblio di questa immagine.
La vera guarigione è ritrovare il Sé.
La malattia è un rivelatore di coscienza.
Il lavoro di esplorazione è di far riaffiorare l’accesso a zone inconsce.
Attraverso questo cammino ciascuno riprende il dialogo con il suo Sé profondo e più profondamente con le cellule del proprio corpo liberandosi dalle memorie energetiche della propria genealogia.
Lo scopo, attraverso la riunione del mondo spirituale e biologico, è trovare un ponte, una corrispondenza tra la persona e la malattia.
Il cervello non sa ottenere un risultato.
Sa andare in una direzione.
La direzione la diamo noi.
Al momento di un avvenimento inatteso vissuto nell’isolamento con un risentito drammatico, l’individuo, in stato di choc, attiva un conflitto biologico. Ed ecco che:
se possiamo fuggire non ci ammaliamo
se possiamo combattere non ci ammaliamo
se non possiamo né fuggire, né combattere, ci ammaliamo.
Quindi, ci si ammala quando si è nell’inibizione dell’azione, perché non possiamo dare una risposta adeguata allo stress.
L’uomo è un “tutto” psicosomatico che, senza averne coscienza, vive e utilizza quasi tutta la sua energia per compensare i suoi conflitti psicologici, cercando di dominarli piuttosto che superarli.
Questa triangolazione, conflitto-cervello-malattia, ci permette una nuova interpretazione non più psicosomatica, ma psico – cerebro – organica, o biologica della malattia, perché tutto è sotto il controllo del cervello che utilizza la malattia come un organo di bisogno di vita.
Ci si ammala quando i pensieri su ciò che ci preoccupa sono così imponenti e persistenti che il cervello è costretto a toglierli dalla mente concentrandoli nel corpo.
La malattia è la risposta alla domanda che non si è posta
Non si può scatenare una malattia se non c’è un programma già registrato. Le memorie sono sequenze emozionali non concluse nella nostra linea familiare. Le memorie sono collegate a determinati risentiti.
La malattia ha un senso, quello di essere una soluzione biologica che risolve un conflitto energetico non risolto.
Nella malattia c’è un mal pensare che acquista senso in un mal-essere. Capire il progetto-senso è la chiave di volta per la guarigione.
Le nuove idee della fisica quantistica si accostano alle parole della filosofia spirituale buddista e indiana. Ciò che percepiamo con i nostri sensi è Maya, illusione, e alla radice di ciò che percepiamo come reale, c’è una realtà di ordine più elevato che permea l’universo materiale, la
Coscienza. Questo dicevano i mistici indiani, questo dicono i fisici quantistici: nel cuore del mondo fisico c’è un regno non fisico che è chiamato Informazione, onde di probabilità, o coscienza.
Il senso della nostra vita:
Chi sono io?
Tutto ciò che faccio nella mia vita, di cosa è espressione?
Che ci faccio qui?
L’identità non è ciò che penso di essere, perchè quella è una credenza, ma è ciò che io sento di essere inconsciamente.
Nella nostra cultura vogliamo il controllo su tutto. Vogliamo controllare il mondo con la mente, vogliamo pensare, pensare, pensare, ma c’è una cosa che non possiamo controllare con il pensiero:CHI NOI SIAMO!”
L. Balcon – A. Quadernucci

sabato 11 ottobre 2008

porcherie in tv ed in edicola

La TALPA, o più propriamente LA TOPA: tripudio di idiote ed idioti con protesi di silicone ed addominali come manifestazione del loro intelletto

la colombari è tornata (titolo da edicola), si è tornata ad usare il suo corpo per ottenere favori (presenze in talk show) e soldi (la manutenzione fisica costa!!!) poveri figli...

che schifo questo aspetto dei media!!!

sabato 4 ottobre 2008

Figli e Genitori

on working

Chiesa e Contraccezione

Futuri Medici... Giovani Medici

MANIFESTO DEI FUTURI MEDICI
Il Futuro Medico ideale:

NELLO STUDIO

· Deve studiare con coscienza, rigore e scrupolo tutto il programma degli esami che è chiamato a sostenere perché non può accontentarsi di essere sufficiente ma deve essere pronto a comprendere tutti i casi che affronterà.
· Deve avere una grossa passione per la pratica della medicina.
Deve aggiornarsi sempre continuamente visto che la medicina fa continuamente passi da gigante

CON IL PAZIENTE

· Non deve mai scordarsi che di fronte si troverà delle persone che in lui ripongono la massima fiducia.
· Deve ricordarsi che avrà di fronte una persona, non una malattia. <>
· Deve cercare di avere un approccio umano e sensibile al dolore del paziente e dei familiari dello stesso.

CON I COLLEGHI

· Deve essere umile, pronto a mettersi in discussione, instaurando con essi un rapporto di fiducia e stima reciproco.
· Deve aiutarli e collaborare con loro perché nella professione sarà importante un buon lavoro di squadra
· Deve prestare gli appunti perché alla fine lo scopo finale di tutti è lo stesso: la salvaguardia dell'altrui salute.

Fonte:
http://www.futurimedici.com/Futuri Medici. Studenti di medicina d’Italia


MANIFESTO DEI MEDICI DI OGGI:

Il medico standard di oggi lavora così:

NELLO STUDIO:
. Legge solo ABSTRACT e CONCLUSIONI di ABSTRACT STRUTTURATI, perchè non c'è mai tempo di preparare presentazioni di congressi, vista l'enorme mole di lavoro da sbrigare;
. Deve avere una grossa passione per la pratica del MASOCHISMO;
. Deve aggiornarsi sempre e farlo ben vedere ai pazienti, così li sottrarrà ai coleghi concorrenti, pur continuando a curare come in passato, senza il benchè minimo cambio di strategia. Questo implicherà l'insorgenza, nel proprio portafogli, di una bella, sana e florida "SINDROME METABOLICA".

CON IL PAZIENTE:
.Non deve mai scordarsi che di fronte si trova delle persone che sono da lui perchè non possono permettersi le proibitive parcelle del suo capo;
. Deve ricordarsi che avrà di fronte una persona, non una malattia, e con questa persona scambierà più di un commento sul folle ricaro dei tassi sui mutui, sul raddoppio dei prezzi delle materie prime!!! Sul'impossibilità di accendere il riscaldamentoprima di novembre, e tutto questo varrà molto di più di una SUPPOSTA ben somministrata.
.Deve farsi cinicamente strada a spintoni tra il dolore dei pazienti e quello dei familiari dello stesso, se non vuole che la propria auto, parcheggiata in multa davanti all'ospedale (giacchè egli è un mero precario e non ha accesso al parcheggio interno), venga sequestrata dal solerte e tempestivo carro attrezzi, sopraggiunto su segnalazione di una vecchieta dal ghigno beffardo e l'i-Phone sempre carico...

to be continued