venerdì 6 febbraio 2009

Eluana.... una fragile, forte esistenza

Cara Eluana,
era tanto che desideravo scrivere di te...
ho deciso di farlo attraverso una lettera virtuale, immaginando che tu possa leggerla.
Seguo da sempre le vicissitudini tue e della tua famiglia, e da medico so già che potrei trovarmi di fronte a situazioni più o meno simili alla tua, ed ancor prima , da essere umano mi potrei trovar davanti a vicende così complesse dal punto di vista scientifico ed etico.
Dolce e solare Eluana, tutti noi siamo abituati al sorriso che sfoggiavi da ragazzina, così piena di vita ed entusiasmi, ma ben 17 anni sono trascorsi da quel terribile incidente, che ha falciato la tua vita, riducendola ad un paradossale filo di nylon, trasparente, ma così resistente da lasciare la tua anima in sospeso tra la terra e cielo. Il tuo volto, il tuo corpo non sono più quelli che siamo abituati a vedere... sei nel limbo oramai da 17 anni... tutta la tua famiglia è nel limbo, al tuo fianco... vorrebbe la pace eterna per la tua anima, per il tuo corpo.
Perchè Eluana? perchè vivi sospesa? perchè non hai completato il tuo viaggio?
Nonostante la poesia delle mie prime righe, nascente dalla mia emotività interiore, Sono una persona molto razionale che ragiona, cerca risposte, ma non freneticamente, perchè non sempre ce ne sono... ognuno, in base al proprio credo, al proprio essere, può trovarle in :<<>>... oppure in :<<>>.
Io, cara Eluana, una proposta non ce l'ho... certo è che cerco le mie risposte nell'immanente, perchè è ciò che vivo, tocco e sperimento ogni giorno. Vedo tuo padre, penso alla tua mamma, ai tuoi cari, e rivolgo a loro molti dei miei pensieri di solidarietà e di stima per quanta forza abbiano avuto in tutti questi anni, coi loro sguardi sospesi a metà, rassegnati al non poter più ascoltare le tue fragorose risate, i tuoi discorsi, ma stanchi di non poterti ancora garantire la solennità della pace eterna e di continuare a vederti legata "a e da" flebo, cateteri, sacche di papponi.
Vorrei tanto che tutto si risolvesse naturalmente... che ogni tua cellula terminasse il suo stand-by pluriennale e che tu possa librarti nell'aere... libera finalmente di poter andare.
Ti penso e ti abbraccio virtualmente.

Ilaria

3 commenti:

PIER70 ha detto...

Si questa tua lettera a Eluana pone in luce un fatto fondamentale: le foto di Eluana che i media continuano COLPEVOLMENTE a mandare in onda, dovrebbero essere confrontate con le foto di Eluana ORA: ridotta un vegetale, 30 kg di peso se non di meno, alimentata a flebo, il volto inespressivo, reso liscio dalla mancanza di un qualsiasi stimolo nervoso, anche minimo: la non-vita di Eluana è nascosta, non la si mette in onda, non la si da in pasto ai telespettatori. A questo proposito vorrei ricordarti la profonda differenza con il caso statunitense di Terry Schiavo (forse non si chiamava esattamente così, i ricordi sono sfumati, ma credo che ci siamo capiti bene): ebbene i telegiornali USA alternavano sempre foto di Terry PRIMA a filmati e foto DOPO l'incidente, mostrando al mondo come si era ridotta.
Mi sembra corretto da parte dei giornalisti USA, un comportamento deontologico da elogiare.
Laddove invece mi preme sottolineare - ancora una volta, purtroppo - il bieco bigottismo imperante nella nosta sciocca repubblica di baciapile senza materia grigia....

PIER70 ha detto...

PS: sei proprio una gran bella donna, Ilaria :-)

Anna ha detto...

La cosa che più mi ha fatto incavolare in tutta questa vicenda è constatare la grande ignoranza diffusa: tutti parlano pensando di avere in mano la verità assoluta...Insomma nessun dubbio...E nemmeno compassione soprattutto da quelle persone che hanno "votato" la loro vita al prossimo...
Dobbiamo imparare tutti Da Socrate e dal suo "so di non sapere", all'apparenza una sorta di captatio benevolentiae, un motto improntato alla modestia, ma in realtà qualcosa di più dirompente...Insomma diffidiamo da tutti quelli che credono di sapere cosa sia la verità...
E' proprio vero che è la modestia a rendere l'uomo grande!!!